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dic 2011 03

3 dicembre 2011 – cantastorie e pupari

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Grande partecipazione al Convegno-studio dal titolo “Cantastorie e pupari uniti per l’identità”
Svoltosi sabato mattina (3 dicembre 2011) nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “G. Macherione” di Calatabiano.

Aula magna festosa e gremita, sabato 3 dicembre, all’Istituto Comprensivo “G. Macherione” di Calatabiano che nell’ambito del Progetto “Cantastorie e pupari” (ai sensi dell’art. 10 della L.R. 16/1979, acquisito dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, quale iniziativa direttamente promossa dal medesimo Assessorato) ha ospitato un appassionante incontro (convegno-studio) intitolato: “Cantastorie e pupari uniti per l’identità”.

La moderatrice dott.ssa Serafina Perra che dopo aver ringraziato per l’ospitalità il Dirigente Scolastico, prof. Vincenzo Vasta, e, per l’organizzazione, l’associazione culturale “Il Cantastorie” di Riposto e l’associazione “L’Atelier della Cultura” di Calatabiano, ha sottolineato l’importanza della valorizzazione di figure come quelle del “cantastorie” e del “puparo”, peculiari della nostra tradizione, indispensabili per la riscoperta e alla salvaguardia della nostra cultura e, inscindibilmente, della nostra identità.

Coinvolgenti gli interventi musicali del cantastorie Luigi Di Pino con la magnifica voce e l’inseparabile chitarra; altrettanto bella la performance di Salvo Mangano (puparo), Nuccio Mangano (parratùri) e Santo Saia (maniànti) della compagnia teatrale l’Opra dei Pupi “Il Paladino”.

L’On. Nicola D’Agostino (Deputato Assemblea Regionale Siciliana), ha detto, rivolgendosi ai numerosi studenti: “Non possiamo rinunciare a sapere cosa eravamo. Abbiamo perduto la nostra identità siciliana e abbiamo il dovere di recuperarla. Con la legge riguardante l’insegnamento scolastico di storia, letteratura, e patrimonio linguistico siciliano, approvata lo scorso 18 maggio, faremo in modo possiate studiare la Storia della Sicilia un tempo, è bello ribadirlo, centro del mondo economico, politico e sociale. Dovete essere orgogliosi e consapevoli di quello che ci è stato tolto perché ci venga restituito. Tutto ciò possiamo ottenerlo soltanto studiando con dedizione. E ricordate, ha concluso l’on. D’Agostino, solo se siamo degli ottimi siciliani possiamo essere degli ottimi italiani”.

L’Assessore Regionale dott. Mario Centorrino, che sul finire dell’incontro, simpaticamente, si è messo a cantare con Luigi Di Pino, traducendo dal dialetto siciliano il celebre brano “Vitti ‘na crozza”, ha detto: “Dobbiamo e assolutamente vogliamo stimolare la riflessione sul patrimonio linguistico regionale, senza relegarla ai margini dell’attività didattica, privilegiando e rispettando le linee di continuità nella diversità e muovendo proprio dalla parlata locale. Inoltre, vogliamo, grazie a voi giovani studenti, contribuire a sviluppare una speciale sensibilità nei confronti di una cultura dialettale declinante”.

Luigi Di Pino, ha detto: “Nella prima metà del secolo scorso, l’assenza dei mezzi di comunicazione di massa faceva si che il popolo si riunisse attorno al “giornalista del tempo” con l’intento di conoscere le storie di cronaca. La funzione del cantastorie era dunque principalmente quella di informare. Oggi il cantastorie è un Istituto culturale che mantiene e rinnova la tradizione orale. L’oralità è, a mio parere, fondamentale per tenere in vita un’opera popolare e addirittura la stessa “arte”. Credo che questa figura, se adeguatamente valorizzata dalle istituzioni siciliane, pensiamo alla legge promossa dall’on. Nicola D’Agostino sull’insegnamento, a scuola, di storia, letteratura e del patrimonio linguistico siciliano, può divenire un punto di riferimento essenziale per la corretta lettura di cultura e identità isolane”.

Nel salone attiguo l’aula magna dell’istituto scolastico di Calatabiano ha destato curiosità e grande interesse la mostra, realizzata con il materiale della collezione denominata “Il Cantastorie”, realizzata dall’omonima associazione ripostese animata dal cantastorie Luigi Di Pino. Una ricca rassegna di pupi, foglietti, libretti, dischi e cartelli di cantastorie che ha destato l’interesse di studenti, docenti e visitatori.

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